giovedì 26 aprile 2012

Il mito della Resistenza

Il 25 aprile è festa nazionale: si celebra la Liberazione.

Liberazione da chi?

Dai nazisti?

Se non ricordo male i nazisti erano nostri alleati (Patto d'Acciaio, Asse Roma-Berlino) e non occupavano il territorio italiano contro la volontà del nostro governo. I nostri soldati combattevano al fianco delle truppe hitleriane contro gli Alleati (Usa, Gran Bretagna, Francia, Urss): in Francia, nei Balcani, in Russia e in Nord Africa.

Partigiani sfilano per le strade di Milano
Dopo l'8 settembre 1943 l'alleato germanico divenne improvvisamente nemico, ma solo per il Regno del Sud: la Repubblica Sociale rimase fedele al Terzo Reich fino alla fine dei suoi giorni.

Non dimentichiamo inoltre che l'Italia "liberata", alla luce del suo recentissimo passato, non fu mai considerata, durante il conflitto, una potenza "alleata", ma solo un paese "cobelligerante", quindi privo di uguaglianza giuridica con gli Alleati. 

È vero che uno Stato ha necessariamente bisogno di miti sui quali legittimare e fondare la propria esistenza.  Per la Repubblica Italiana la Resistenza è  mito fondativo, costituente, e come tale storicamente falso.

Soldati americani
L'eroica lotta partigiana non fu mai una guerra di popolo. Essa coinvolse direttamente solo un'esigua minoranza della popolazione (la stragrande maggioranza degli italiani rimase impassibile e indifferente). La sconfitta della Wehrmacht in Italia ed il crollo consequenziale della Repubblica di Salò furono determinate esclusivamente dalla straordinaria potenza militare dell'esercito americano, molto diffidente, per ragioni ideologiche, nei confronti del movimento di liberazione italiano.

Mi duole, amici lettori, dover affermare che il contributo della Resistenza italiana alla sconfitta tedesca fu militarmente ininfluente. Ma così fu.

Ecco perché la retorica patriottica e resistenziale di questi giorni mi provoca nausee ed irritazioni.

Ogni tanto mi piace pensare che il mito corrisponda alla realtà, tuttavia, continuare a credere alla favole non aiuta di certo a costruire un paese migliore.

Emiliano Lazzeri







martedì 17 aprile 2012

Gunter Grass, Israele e le SS


Gunter Grass  
A Gunter Grass, scrittore tedesco e premio Nobel per la letteratura, autore di un poema contro la politica israeliana nei confronti dell'Iran (Israele ha dichiarato l'ex-SS "persona non grata, idee naziste"), rispondo con un video di Serafino Massoni.

Una cosa però, camerata Grass, gliela devo proprio dire: dove trova il coraggio, lei, soldato delle SS, per esprimere critiche e opinioni contro Israele, il cui popolo, per mano di quell'organizzazione criminale, di cui lei faceva orgogliosamente (e volontariamente) parte, ha subito indicibili e atroci sofferenze?!

Buona visione!



Emiliano Lazzeri






giovedì 12 aprile 2012

300 volte migliori


Fulvio Conti (Enel) e Paolo Scaroni (Eni)
Nel nostro glorificato sistema neoliberista, quando un'azienda attraversa un momento di crisi i suoi dirigenti reagiscono sovente con il taglio del personale o con una nuova contrattazione retributiva tendente al ribasso. Questa prassi, amici lettori, come sapete bene, vale solo per i poveri cristi (operai e impiegati) e non per i vertici aziendali, i cosiddetti Top Manager.


Con un'interrogazione al Ministro dell'Economia e delle Finanze, l'onorevole dell'Idv Fabio Evangelisti solleva la questione relativa agli ingenti aumenti degli stipendi percepiti dall'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni e dal numero uno di Enel, Fulvio Conti. Scaroni nel 2011 ha percepito uno stipendio di soli 5,8 milioni di euro, il 30% in più rispetto all'anno precedente; Conti, invece, poveretto, solo 4,37 milioni con un incremento del 40 % rispetto al 2010. Tutto questo, come sottolinea Evangelisti, in totale "contrasto con i risultati ottenuti dai due manager".

Con un semplice calcolo matematico salta fuori un dato sconcertante e inaccettabile: i due Top Manager di cui sopra, con un'approssimazione per difetto, percepiscono uno stipendio 300 volte superiore a quello di un operaio di medio livello! 

La sola spiegazione che oggi riesco a dare è che questi due uomini, perfetti rappresentanti della nostra classe dirigente, siano 300 volte più intelligenti, 300 volte più bravi , 300 volte più capaci di tutti coloro, compreso chi scrive, che guadagnano non più di 1500 euro mensili.

Forse sono extraterrestri?!

Macché, sono umani, troppo umani!

Osservando la faccia di Scaroni e di Conti (300 volte più intelligenti!?) nasce improvvisamente in me il timore che la spiegazione appena data sia inesatta.

Saranno mica le mie limitatissime capacità intellettive ad impedirmi di comprendere?!

Chissà!

Emiliano Lazzeri

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lunedì 2 aprile 2012

Appartamenti con vista mare radioattivo


Oggi, amici lettori, sono molto incazzato. Voi direte: "e dove sta la novità?!". Avete ragione, ma oggi sono più incazzato del solito e vi spiego il perché.

Con una lettera spedita al Primo Ministro italico, l'egregio professor Mario Monti, l'associazione dal nome altisonante Galileo 2001 per la libertà e la dignità della Scienza, di cui l'insigne professor Umberto Veronesi è presidente onorario, sostiene la necessità di una nuova strategia energetica a lungo termine, che comprenda anche le centrali nucleari.

Avete letto bene, anche le centrali nucleari!

Una domanda mi sorge spontanea: questi signori sanno che poco meno di un anno fa con un referendum abrogativo la stragrande maggioranza degli italiani ha detto "no" al nucleare?! Il professore Veronesi, bravo e apprezzato oncologo nonché senatore della Repubblica, dovrebbe sapere che la Costituzione italiana stabilisce che l'esito referendario è una fonte di diritto primario che vincola i legislatori al rispetto della volontà del popolo. Ma lui, il "professore", ed i suoi amichetti dell'associazione se ne fregano della volontà popolare. Il popolo, pensano, è ignorante, pieno di pregiudizi, facilmente emozionabile e quindi incapace, nella fattispecie, di scegliere il proprio futuro energetico.

Umberto Tirelli, anch'egli oncologo e vicepresidente dell'associazione, ci ricorda dall'alto del suo sapere (ma quale sapere?!), che "la radioattività non è, come pensano in molti (ci scusi professore ma qui siamo tutti delle capre!, ndr), qualcosa di innaturale e di diabolico, ma qualcosa che è in natura e che ci permette di vivere sempre più a lungo".

Che bravo questo professore, ha scoperto l'elisir di lunga vita!

Perché, amici lettori, non regaliamo al professore una bella casettina con tanto di orticello proprio nella zona off-limits che circonda per 30 Km la centrale di Fukushima?! E' un atto di generosità, glielo dobbiamo. Non dimentichiamo inoltre di regalargli anche un bel po' di plutonio 239 da mettere in valigia e da succhiare tre volte al giorno quando si sente stanco e stressato.

Pensandoci bene farei costruire un bel palazzo con appartamenti molto signorili per tutti i membri dell'associazione, tutti con ottima vista mare radioattivo. Mi raccomando, nessuno scelga l'attico, quello è riservato al professor Veronesi.

Emiliano Lazzeri